Contesto
Rose Busingye, direttrice del Meeting Point International di Kampala e fondatrice della Luigi Giussani Pre Primary and Primary School e Luigi Giussani High School, lavora da oltre 25 anni nelle periferie più povere della capitale con un unico obiettivo, che almeno una di queste persone (spesso sole e abbandonate dalla famiglia e società) possa riconoscere il suo infinito valore. Perché’ “quando una persona scopre se stessa, capisce il proprio valore infinito, tutto ciò che la circonda acquista significato. La cosa più importante è scoprire che non siamo definiti dal nostro limite”. Questa è la casa, un luogo dove sono abbracciato con e per tutto il mio niente, incondizionatamente.
Questo è ciò che AVSI con i suoi partners locali cerca di comunicare ai rifugiati (milioni) che continuano ad arrivare nel nord del paese dal Sud Sudan e dei milioni che da anni arrivano a Kampala in cerca di un posto dove potersi sentire a casa… voluto, desiderato.
La storia
Inaugurazione delle scuole Luigi Giussani. Di fronte all’assemblea degli studenti, dei professori e degli ospiti invitati per l’occasione, Odong, uno studente di terza superiore, si avvicina al microfono. “Voglio soltanto dire una cosa. Questo posto non è una scuola”. Rapide occhiate tra i professori, che temono il peggio. Ma Odong continua: “Non è una scuola, perché questo posto è casa mia. Qui infatti sono atteso, guardato e amato ad ogni istante. È per questo che al mattino non cammino ma corro per venire qui”. Il preside prende la parola appena dopo. È esterrefatto, dimentica di leggere il discorso, ripete solo: “Ha ragione! Questa è innanzitutto una casa per tutti noi”.
Obiettivo progetto.
L’obiettivo finale del progetto è ridonare speranza ai giovani, rifugiati o figli di migranti, attraverso un percorso educativo appassionante nel corso del quale essi possano crescere, e scoprire se stessi e le proprie potenzialità. Che questi ragazzi possano incontrare un luogo, una “casa” che permetta loro di fare esperienza di ciò che significa essere voluti bene, ogni giorno.
Due sono le aree maggiori di intervento del progetto.
La seconda area di intervento è quella dello slum di Kireka, alla periferia di Kampala. Esso è conosciuto anche con il nome di Acholi Quarter perché i suoi abitanti sono in gran parte Acholi (tribù originaria del nord Uganda), migrati nella capitale a causa della ventennale guerra civile conclusasi meno di dieci anni fa.
Il progetto è dunque rivolto ad una considerevole parte dei ragazzi (e delle relative famiglie) che abitano questo slum. Oltre 500 ragazzi che frequentano la scuola primaria Luigi Giussani beneficeranno degli interventi di miglioramento infrastrutturale, di formazione professionale degli insegnanti e della fornitura di materiale scolastico e attrezzature. Altri 100 ragazzi della scuola professionale COWA VTC riceveranno borse di studio per corsi di carpenteria, costruzioni, agricoltura moderna, estetista e parrucchiera.
Il Meeting Point International darà la possibilità a 100 orfani di essere accompagnati negli studi con educatori dedicati al doposcuola o di frequentare corsi di formazione in apprendistato presso piccole industrie locali.
Attività.
Nel campo profughi di Lamwo.
Per gli studenti:
Alla scuola Luigi Giussani.
Per gli studenti:
Per gli insegnanti:
Ristrutturazione della scuola:
Al centro di formazione professionale COWA.
Per gli studenti:
Per gli insegnanti:
Ristrutturazione della scuola:
Al Meeting Point International.
Per i bambini della Welcoming House:
Per giovani:
Persone coinvolte.
3500 persone