2019 – Siria. Ospedali Aperti – III anno di solidarietà

Il progetto

Come risposta concreta alla domanda di aiuto del popolo siriano, grazie all’iniziativa del cardinal Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, e all’appoggio del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è stato ideato nel 2016 ed è divenuto operativo nel 2017 il progetto “Ospedali Aperti”.

L’obiettivo del progetto è tutto racchiuso nel suo titolo: aprire le porte di tre ospedali (l’Ospedale Italiano e l’Ospedale Francese a Damasco, e l’Ospedale St. Louis ad Aleppo) al maggior numero di pazienti poveri che, altrimenti, non potrebbero pagare le cure di cui hanno bisogno. Dal trattamento di patologie complesse a quello delle malattie più banali che, a causa delle conseguenze della guerra, possono uccidere quanto hanno fatto le bombe.

Attività

Questo progetto ha già assicurato più di 27.700 cure gratuite e di qualità (diagnostica, terapie, interventi chirurgici) a siriani poveri (dato al 15/10/2019) e punta ad arrivare a 50.000 entro la fine del 2020.

Donatori

Il progetto, patrocinato dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, è finanziato da: Conferenza Episcopale Italiana (8×1000), Papal Foundation, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roaco attraverso l’Ordine equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro, Misereor (Organizzazione episcopale tedesca per lo sviluppo e la cooperazione), Conferenza Episcopale Usa, Caritas Spagnola, Gendarmeria del Vaticano attraverso la Fondazione San Michele Arcangelo, Cha (Catholic Health Association – Usa), Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, Fondazione Umano Progresso, Fondazione Cariverona, Fondazione Mondo Unito, Caritas Provitae Gradu Charitable Trust, Governo ungherese (nell’ambito del piano “Hungary Helps”)
A questi finanziamenti si aggiungono le donazioni di privati e imprese italiane e i contributi raccolti attraverso il 5×1000.