L’associazione Santa Lucia sostiene progetti di carattere internazionale ma anche opere di carità nate e sviluppate nel territorio veneto.
Nel 2010 la collaborazione con la Caritas diocesana ci ha visti al fianco delle famiglie del veneto duramente provate dall’alluvione che ha colpito le nostre regioni.
Nel 2011 l’associazione Santa Lucia ha sostenuto Suor Lia e le Cucine Economiche Popolari della chiesa cattolica di Padova. Un’opera che accoglie e serve persone senza fissa dimora provenienti da ogni parte del mondo (italiani naturalmente compresi), in difficoltà o provenienti da varie esperienze di disagio. Le Cucine erogano vari servizi: mensa, docce, lavanderia, distribuzione vestiario, ambulatorio medico, sale soggiorno, centro di ascolto, informazioni, orientamento, compagnia, sostegno, accompagnamento familiare e sociale.
La maggior parte di questi servizi è completamente gratuita; per altri invece viene richiesto un piccolo contributo proporzionato alle disponibilità dei richiedenti. Tutto il lavoro viene svolto in collaborazione con la rete dei servizi socio-sanitari pubblici e privati del territorio. La collaborazione con Suor Lia prosegue tutto l’anno con la raccolta di materiale (vestiario…) utile alle persone che frequentano le Cucine popolari.
Sempre nel 2011 l’Associazione Santa Lucia ha sostenuto l’associazione “Un cuore un mondo onlus”, che attraverso il Progetto Elias opera ad Asmara in Eritrea per migliorare le condizioni di vita dei bambini con cardiopatie congenite e malattie cardiache acquisite dall’infanzia sostenendo i servizi del reparto Pediatrico dell’Orotta Hospital. Come Associazione Santa Lucia abbiamo contribuito alla formazione del personale medico e paramedico eritreo sostenendo Master di formazione nell’Università di Padova e favorendo il viaggio e la permanenza del personale in Italia.
Inoltre da anni ormai l’Associazione Santa Lucia sostiene l’Opera della Provvidenza Sant’Antonio della Diocesi di Padova (Opsa), fondazione di religione della diocesi di Padova, è una grande struttura residenziale che accoglie persone con grave disabilità intellettiva accompagnata spesso da altre forme di disabilità. Fu voluta dal vescovo Girolamo Bortignon nel 1955, in seguito alla sua prima visita pastorale alle parrocchie della diocesi, durante la quale rilevò la situazione di emarginazione e bisogno in cui vivevano tante persone con gravi disabilità. L’inizio dell’attività è datato 19 marzo 1960. Nel 2005 ha aperto le proprie porte “Casa Madre Teresa di Calcutta” centro polifunzionale per i malati di Alzheimer e le loro famiglie.