Con 12 anni di presenza nel sud del Libano AVSI è diventata un punto di riferimento per le autorità locali e internazionali, ma soprattutto per la popolazione della piana di Marjayoun e dei villaggi limitrofi. Qui, dopo il primo intervento in emergenza alla fine della guerra contro Israele (2006) si è passati a interventi di sviluppo in campo agricolo, socio-educativo e dal 2011 l’ong sostiene i rifugiati siriani che vivono negli ITS, campi profughi non riconosciuti. Queste sono alcune delle attività che hanno permesso ad AVSI di essere oggi l’unica ong internazionale che opera stabilmente nella regione.
L’obiettivo del progetto Fada2i è di costruire un centro di accoglienza e dare così una dimensione fisica ad AVSI, un luogo dove la comunità possa “vivere AVSI” per quello che fa 365 giorni l’anno e non solo in funzione di un progetto.
Casa AVSI sorgerà su un terreno donato nel villaggio di Bourj El Moulok, nella piana di Marjayoun. Il centro, oltre a ospitare gli uffici, si propone come punto di riferimento per la popolazione dell’area offrendo risposte ai bisogni della comunità: uno spazio d’incontro per i giovani, servizi psicopedagogici per i bambini e le loro famiglie (grazie a un team di professionisti che comprende assistenti sociali, psicologi, ortofonisti, psicomotricisti e insegnanti), corsi di alfabetizzazione per le donne, formazione professionale per gli agricoltori. Uno “spazio amico” che si modella e cambia a seconda dei bisogni.
Grazie al coinvolgimento di alcuni donatori privati è nata la collaborazione con l’architetto di fama internazionale Mario Botta che ha progettato gratuitamente la struttura: un centro di tre piani (ognuno di 350 mq) che verrà inaugurato nel 2020.
Tra agosto e ottobre 2018 si è conclusa la progettazione. A settembre 2018 è stato pubblicato il bando di gara per individuare l’impresa a cui affidare i lavori, l’apertura del cantiere è avvenuta a dicembre 2018. I lavori si concluderanno entro la primavera del 2020.